PRATO.
Migliorare il progetto di ristrutturazione della ex scuola Don Bosco
per accogliere il Centro per l’impiego con la previsione di un’area per
il parcheggio e di un arricchimento della viabilità con la riapertura
del sottopasso di via Ciulli, chiuso ormai da nove anni, oppure con la
progettazione di una nuova strada che metta in contatto diretto la
frazione di Narnali con Galciana, divise dalla ferrovia, per evitare
l’attuale pericoloso imbuto che si ha all’altezza del circolo Grassi. E’
questo quanto i cittadini di Narnali stanno chiedendo con una petizione
popolare che ha già raccolto alcune centinaia di firme e che andrà
avanti fino al 4 ottobre, data della tragedia di via Ciulli di nove anni
fa, quando in una notte di forti piogge e di allagamenti, il sottopasso
inghiottì
le sorelle Donglan Wang, 42 anni, e Jilan Wang, 50 anni, e la figlia
di una delle due, Chengwei, di 34 anni.
Per la sera del 4
ottobre prossimo i cittadini di Narnali stanno verificando la
possibilità di organizzare un flash mob nei pressi del sottopasso di via
Ciulli per ricordare le tre donne morte e per riportare i riflettori su
quell’opera che i narnalesi sentono fortemente necessaria, in virtù
anche del fatto che c’è il nuovo ospedale che con la riapertura potrebbe
essere raggiunto in pochi minuti a piedi azichè fare un lungo giro che è
possibile farlo in tempi brevi solo in macchina.Al flash mob
verranno invitate tutte le istituzioni a comincaire dai due nuovi
consiglieri comunali di origini orientali, Marco Wong e Teresa Lin,
direttamente interessati per il lutto che colpì la comunità orientale.
Tutti saranno invitati a indossare qualcosa di nero per il lutto per le
tre donne morte e per quel sottopasso ormai chiuso da nove anni.
Dispiace
solo che a questa petizione popolare ne sia stata affiancata una
seconda, da parte, sembra, di una consigliere comunale del Pd, che
invita i cittadini a firmare perchè la ex scuola don Bosco venga
ristrutturata per accogliere il Centro per l’impiego. Una petizione che
sembra non solo senza senso se è vero che l’amministrazione comunale ha
già approvato il progetto e ci siano anche i fondi per farlo con l’aiuto
della Regione, ma si ha anche la sensazione che sia diretta a dividere i
residenti e a parlare solo in termini di interessi economici,
infischiandosi delle ricadute sulla salute dei residenti. Una nuova
attività pubblica nella zona, che tutti vogliono, deve però essere bene
integrata con un parcheggio per i suoi utenti e una viabilità che non
sia penalizzata, altrimenti anzichè rivelarsi un valore aggiunto per la
collettività, diventerebbe solo una penalizzazione.
A
breve verrà chiesto un incontro con gli assessori competenti per
discutere il progetto sulla ristrutturazione della vecchia scuola don
Bosco e vedere come poterlo arricchire sulla base delle richieste fatte
dai cittadini con la petizione in corso.
I cittadini di Narnali
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